martedì, gennaio 10, 2006



Stavamo soltanto aspettando l'annuncio ufficiale; Bankitalia stoppa Unipol sull'OPA a BNL, sarebbe sembrata agli occhi di tutti una clamorosa FARSA dopo tutto il polverone alzato dalla faccenda FIORANI - GNUTTI - CONSORTE e co, autorizzare l'acquisto della BNL dall'azienda assicurativa delle Cooperative.
Slanciamoci in una previsione azzardata, scommettiamo che si
rifanno vivi i signoni del Banco di Bilbao per l'acquisto della banca summenzionata?
L'azione di Fazio tesa, a suo dire, a difendere il nazionalismo bancario, favorendo la BPL a discapito dei primi, si è rivelata essere una madornale manipolazione, vediamo se dopo tutto le banche straniere riusciranno a mettere un piede in italia e a smuovere il CARTELLO BANCARIO che da anni incastra il mercato delle offerte bancarie.
Noi siamo alla finestra ad aspettare.



La decisione comunicata alla compagnia assicurativa bolognese
L'istruttoria conclusa senza attendere l'insediamento di Mario Draghi
Bnl, Bankitalia boccia l'opa Unipol
Non convincono i dati patrimoniali
Via Stalingrado: "Ci riserviamo ogni iniziativa"
Casini: "Non si criminalizzi il movimento cooperativo"




ROMA - L'opa Unipol su Bnl non si farà. Bankitalia ha comunicato alla compagnia "i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di autorizzazione all'acquisto del controllo della Bnl". L'annuncio ufficiale al mercato dovrebbe avvenire invece domani. A determinare la bocciatura è stato l'esame della documentazione sui requisiti patrimoniali dell'Unipol. In particolare, spiega Unipol, "da quanto emerge dal contenuto testuale di detta comunicazione, Banca d'Italia ritiene che 'il mancato rispetto dei requisiti prudenziali di adeguatezza patrimoniale da parte del prospettato conglomerato Holmo/Bnl costituisce di per sè motivo ostativo al rilascio dell'autorizzazione in punto di sana e prudente gestione ai sensi dell'art. 19 del testo unico bancario'". La compagnia comunque ha fatto sapere di "riservarsi ogni iniziativa", ovvero un eventuale ricorso al Tar. Ma intanto a fianco del movimento cooperativo si schiera il presidente della Camera Pierferdinando Casini che, prende le distanze da Berlusconi e invita a non confondere le Coop con "episodi di malcostume".

Una prima valutazione era già pronta, ma la firma di Desario dovrebbe arrivare fra oggi e domani. Il no di Bankitalia arriva prima dell'insediamento del nuovo governatore Mario Draghi, nonostante - secondo quanto riferito da fonti Unipol - il tempo a disposizione di via Nazionale per pronunciarsi scadrebbe il 20-25 gennaio prossimo.

Unipol ha inviato nei giorni scorsi nuova documentazione alla Banca d'Italia, per chiarire la propria situazione patrimoniale. Documentazione che via Nazionale ha già finito di esaminare non trovandola convincente.

Casini, intanto, da Aosta ribatte a Berlusconi che aveva detto: "Quello delle cooperative è un sistema non sano". "Guai - risponde il presidente della Camera - a confondere forme patologiche di degenerazione o episodi di malcostume con il fenomeno della cooperazione, con il mondo di milioni di cooperatori di diverse estrazioni ideali che meritano considerazione e rispetto". "E' un' idea sbagliata sul piano economico, e dunque anche sul piano politico - ha aggiunto Casini - la criminalizzazione del mondo cooperativo a seguito degli inquietanti episodi di questi giorni".

(10 gennaio 2006) fonte Repubblica.it

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