Ciao Francè...
io non ho nient'altro da aggiungere a quello che ha detto chiara, l'unica cosa è che a me ancora
non pare vero, anche se ho visto, ma la realtà si posa su un altro piano dove la ragione
fatica ad arrivare, e capire che non ci sei piu'...
Non avrei mai pensato ma...le tue cazzate ci mancano, molto
dal Blog di Chiara
: domenica.
sono uscita di casa con la bottiglietta di acqua piu' fredda del mondo nella mano. la tenevo per il tappo per non farla riscaldare troppo in fretta, ma tanto poi e' successo lo stesso. davanti a me un deficiente ciclista occasionale era talmente occasionale che non sapeva nemmeno frenare e quasi faceva un frontale con una land rover di fronte alla caserma dei carabinieri. ho deciso che volevo sentire vancouver, e' la prima volta che ascolto jeff buckley dal 1998, escludendo i dispetti della radiofonia locale. non e' stato strano, anche se: ma il finale di quella canzone e' veramente troppo affrettato. mi sono sentita bene a camminare cosi' tanto. ho anche allungato un po' il percorso, per stare per strada piu' a lungo. me la sono presa comoda. quando sono arrivata all'angolo con la strada per il cimitero mi sono sentita strombazzare alle spalle e emanuela mi ha caricato in macchina, "scommetto che stiamo andando dalla stessa parte", e parte con un sorriso. che poi e' strano quanto siamo sereni tutti i giorni senza di te, france': e' come se cercassimo di copiare il tuo stile. stiamo tutti cercando di essere te, sorridiamo fino all'ingresso del cimitero, e anche dentro, perche' e' la cosa piu' importante che ci hai lasciato in eredita'.
e io che pensavo di essermi mossa troppo presto. oggi sono venuti tutti a dirti ciao, del resto lo vedi - ci sono pure io. naturalmente ci sono i tuoi, e sono contenta che anche tuo papa' sia uscito di casa, anche se mantiene una certa distanza da te. si fa quello che gli inglesi chiamano small talk, nessuno crede che alessio si sia fidanzato, maria fa tanto d'occhi, si discute il nuovo tatuaggio di serena, alessandro mi racconta della casa nuova che non sono ancora riusciti ad occupare, emanuela si tiene occupata con i fiori, antonietta mi fa i complimenti per il lavoro, tua mamma si e' appena macchiata il vestito con il polline dei gigli della tomba di sotto e discute le strategie per eliminarla (la macchia, non la tomba). poi le conversazioni si sfilacciano, nessuno ha piu' niente da dire, e quando ci ricordiamo che siamo qui e non dove avremmo voluto, alla festa del tuo compleanno, cominciamo a piangere con effetto domino. uno via l'altro.
la tua tomba e' la piu' bella di tutte, bisogna essere obiettivi: perche' e' colorata dalle cose che ti lasciano tutti quelli che ti vogliono bene, e te ne lasciano tante e non penso di doverti spiegare il perche'. non so se hai visto che ho messo una delle mie palline di vetro blu proprio sotto la tua foto. sai cosa vuol dire. l'ho spiegato a emanuela e l'ho fatta piangere di nuovo, mi dispiace. poi ha per forza voluto riaccompagnarmi a casa in auto, e ha fatto la stessa stessa strada che facevi quando toccava a te, ma mi sono guardata bene dal dirglielo. abbiamo parlato delle coincidenze, di quelle cose che gli altri chiamano cosi' pero' non sono. hai capito, no?
mercoledì, luglio 09, 2003
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