giovedì, dicembre 19, 2002

La mia vita segue strade improbabili, incoerenti e impossibili da decifrare.
Le strade partono da un unico punto e si dirigono come su un' ipotetica cartina geografica, toccando, di volta in volta, diverse città, sempre più lontane, sempre meno conosciute.
La prima è stata Roma, l' ombelico del mondo, il punto da cui tutto parte e al quale tutto ritorna, prima o poi.
Roma col suo acciottolato impercorribile e gli scavi a cielo aperto, Roma marzolina dai giardini pensili fioriti e profumati, e le insanabili contraddizioni.
In seguito è arrivata Napoli, che mi si è presentata con una risata a tratti sguaiata, la risata di un clown col viso dipinto di bianco e nero e il sorriso stampato, a nascondere le lacrime, donando sorrisi e povertà come fossero la cosa più naturale e preziosa del mondo.
Napoli con la sua sporcizia e la sua indolenza, Napoli col sole che illumina tutto e tutti senza distinzioni, come " 'a livella " di Totò, Napoli chioccia e puttana che a tutti dà, sperando di ricevere gratitudine e riconoscenza, ma si accontenta anche degli sberleffi.
Quindi è sorta Bologna, odorosa di carta stampata e immagini evanescenti, la mia Bologna dei fumetti, Bologna di notte, percorsa sotto i portici di strade fioche e perbenismo e voglia di fare, Bologna la dotta che perde coscienza dentro un piatto di tortellini e annega nel suo altro tenore di vita.
Bologna magica e misteriosa, che offre consolazione a basso costo incontrandoti in Via Zamboni, Bologna del mio Paz e di ideali per i quali tanti non sono più, mentre noi ci sbattiamo per una qualunque diavoleria, senza conoscenze nè miti, senza passato nè comprensione.
Ora Modena, città non voluta ma vissuta, mio malgrado, Modena ricca e incurante di chi non ha "perchè non ha voluto..".
Modena come un sepolcro imbiancato che erode dentro, Modena cattiva, bieca e opportunista, provinciale e bugiarda.
Modena, che pure ha saputo riservarmi incontri determinanti e persone che fanno la differenza..Modena che non sarà mai per sempre e, anzi, si sta già stancando di me.
Il futuro prossimo ha già una nuova destinazione, di cui non conosco nome nè storia, mi accontento di essere adottata da città di passaggio, che mi regalano personaggi noti o del tutto sconosciuti, tra cui non ci sono legami di sorta, se non l' entrare a far parte della mia vita...
Forse un giorno arriverò a toccare i fili invisibili di questo strano destino che mi accomuna a tanti di voi, nel frattempo accontentatevi di sapere che non dimentico nessuno e che ho amato ciascuno di voi nel modo più intenso possibile..

Dedica della notte: Luna di città d' agosto Lorenzo


tratto da da http://kiaro.blogspot.com

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