martedì, aprile 01, 2003

Lisbona sfavillava


Buonasera, per l'angolo della letteratura oggi abbiamo "SOSTIENE PEREIRA" di Antonio Tabucchi.
Il libro sarà allegato a Repubblica per tutta la settimana.
Di questo libro ho letto solo le prime due pagine, e sono bastate a farmi innamorare dell'intera opera.
Questo incipit, vale tanissimo perchè riesce a mettere, il lettore nelle migliori condizioni possibili.
MEMORABILI, quanto IRRIPRODUCIBILI le parole "lisbona svavillava".
Sentite come le lettere si appoggiano piano, elegantemente l'una appresso all'altra senza accavallarsi?
ma distendendosi fino a diventare un soffice tappeto sintattico, sul quale adagiarsi a leggere TABUCCHI,
e quel "sostiene Pereira, che segna il passo della lettura su tutto il libro.


Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava.
Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di metter su la pagina culturale, perché il "Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui.
E lui, Pereira, rifletteva sulla morte.
Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo.



Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

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